Sabato scorso, 29 gennaio, in molte città italiane si sono riunite migliaia di persone, che hanno voluto manifestare una protesta pacifica nei confronti della violazione di diritti e il mancato rispetto delle donne in Italia.
Per non inflazionare il già nutrito stuolo di opinioni, non aggiungerò altro sullo "scandalo" del momento.
Quello a cui, per dover di blog, vorrei alzare un bicchiere di vino simbolico è lo spirito e il profumo diverso che ho colto dai racconti di chi c'era, dalle immagini e dalle parole (purtroppo anche quelle non dette) sui media.
Sono un maschio, ragiono come un maschio per default, ma specifico che condanno tutti gli aspetti noti come "stallonismo" o "machismo", da quello quotidiano, crudo e persino violento, fino alla patinata rappresentazione "a gettone", costruita e sostenuta consapevolmente dallo spettacolo di alcuni programmi televisivi e film "leggeri".
Nella storia noi "maschi", forse perchè ben addestrati dall'antica scala gerarchica e "cameratesca" negli eserciti, abbiamo saputo raggiungere una capacità di aggregazione di gruppo maggiore rispetto alle "femmine". Non è un caso che il potere sia stato gestito nei secoli quasi unicamente dal sesso maschile.
Del resto lo si vede spesso anche nella vita quotidiana e se ne parla tra amici, però notando che negli ultimi anni la capacità aggregativa e di creare complicità tra donne è aumentata moltissimo.
Non intendo far sociologia da osteria e perdermi in ragionamenti personali, in sintesi mi vengono in mente solo alcune parole come consapevolezza, forza e potenzialità.
Alle manifestazioni di sabato, non ho visto le insegne degli eserciti politici e non ho percepito alcuna logica di gerarchia tanto che non mi è venuta la classica domanda (maschile): chi comanda qui?
Non è importante quando in mezzo a tanta gente si vede scorrere un'idea.
Per non inflazionare il già nutrito stuolo di opinioni, non aggiungerò altro sullo "scandalo" del momento.
Quello a cui, per dover di blog, vorrei alzare un bicchiere di vino simbolico è lo spirito e il profumo diverso che ho colto dai racconti di chi c'era, dalle immagini e dalle parole (purtroppo anche quelle non dette) sui media.
Sono un maschio, ragiono come un maschio per default, ma specifico che condanno tutti gli aspetti noti come "stallonismo" o "machismo", da quello quotidiano, crudo e persino violento, fino alla patinata rappresentazione "a gettone", costruita e sostenuta consapevolmente dallo spettacolo di alcuni programmi televisivi e film "leggeri".
Nella storia noi "maschi", forse perchè ben addestrati dall'antica scala gerarchica e "cameratesca" negli eserciti, abbiamo saputo raggiungere una capacità di aggregazione di gruppo maggiore rispetto alle "femmine". Non è un caso che il potere sia stato gestito nei secoli quasi unicamente dal sesso maschile.
Del resto lo si vede spesso anche nella vita quotidiana e se ne parla tra amici, però notando che negli ultimi anni la capacità aggregativa e di creare complicità tra donne è aumentata moltissimo.
Non intendo far sociologia da osteria e perdermi in ragionamenti personali, in sintesi mi vengono in mente solo alcune parole come consapevolezza, forza e potenzialità.
Alle manifestazioni di sabato, non ho visto le insegne degli eserciti politici e non ho percepito alcuna logica di gerarchia tanto che non mi è venuta la classica domanda (maschile): chi comanda qui?
Non è importante quando in mezzo a tanta gente si vede scorrere un'idea.
1 commento:
Solo un grande grazie per questo post.
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