29 novembre 2012

ZUPPING



Come per cambiare canale del gusto, invece di piatti fighetti con sapori d'azzardo e nomi lunghissimi, cibo fashion, ingredienti super esotici, crudità implasticate e colorate.
Spesso qui in nord Italia di questi tempi piove, si sente l'aria fredda e diventa buio presto. 
Come non regalarsi una coccola antica come una zuppa?
Non è un piatto difficile da preparare, non necessita di diavolerie tecnologiche molecolari o abilità da artigiano per cesellare poi la presentazione del piatto.
Bastano un soffritto fatto a mestiere, un paio di qualità di verdura, un cereale o un legume, un pochino di grasso animale che punteggi la zuppa per renderla meno "piatta".
L'ideale assoluto è usare un recipiente in coccio per cuocere gli ingredienti a fuoco basso, senza nemmeno curarsene troppo, giusto una mescolata ogni tanto per controllare se c'è abbastanza brodo.
La zuppa la immagino e la amo come piatto della domenica sera, al pomeriggio metti tutto sul fornello (ad averla, una cucina economica a legna) mentre leggi un libro, guardi un film, fai un bagno caldo e quando torni in cucina il profumo ti ricorda la parola casa, gli spagnoli dicono hogar, cioè una specie di luogo/focolare, ma in italiano non rende.
Gli abbinamenti tra le verdure e legumi o cereali non sono quasi mai troppo azzardati, c'è una specie di appartenenza ad un mondo semplice, contadino e anche "povero", visto che le zuppe non costano molto nemmeno ora che la crisi fa male. E poi, in quattro parole, fa bene alla salute.
Patate con lenticchie è una delle mie ultime ideuzze, ma la lista è infinita, verze e fagioli, farro e zucca, cipolle e orzo, ovviamente sempre usando un brodo senza dado, fatto anche solo con tre verdure e aggiungendo alla fine anche delle appropriate erbe aromatiche, dal prezzemolo al rosmarino. Finire il piatto con il classico filo d'olio extravergine, pepe macinato al momento per chi lo apprezza oppure un pizzico di peperoncino.
L'orzo tra l'altro mi piace molto, è tra i cereali più versatili, non ha bisogno di cotture e ammollamenti precedenti e lo si può fare al momento, viene una zuppa simile a quella con il riso, solo un po' più contadina e rude.
La zuppa è buona calda, ma anche tiepida e in alcuni casi anche a temperatura ambiente.
Si mangia lentamente, silenziosi e scalda i pensieri.
Una zuppa e un paio di bicchieri di vino rosso sono una felicità antica, intima e familiare; cambiamo canale, zupping, almeno una volta alla settimana.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sono semi vegetariana (si uova e formaggi, no ogni tipo di carne)e le zuppe sono tra le mie coccole preferite...come fai quella con le lenticchie? grazie
Lella

Anonimo ha detto...

Con l'orzo ci faccio spesso l'orzotto che è un risotto....con l'orzo!!! buonissimo,da provare,provatelo
ciao
Triky

Anonimo ha detto...

zuppa di cipolle con crostoni di pane forever !!