15 aprile 2011

CROISSANTS DE GAMBAS


La stagione primaverile porta il caldo e la voglia di preparazioni di mare.
Questa con un nome ibrido franco-spagnolo, è una mia ricetta "storica" molto gradita da chi l'ha assaggiata e abbastanza facile da preparare.

Ingredienti:

gamberi di media/grande dimensione (anche quelli decongelati senza le teste)
lardo o pancetta
pasta sfoglia
un rosso d'uovo


Pulire bene i gamberi, tranne il codino finale, servirà per prenderli con le mani dal piatto.
Avvolgere il gambero prima con pancetta o lardo e poi con la pasta sfoglia.
Si può usare anche quella a fogli quadrati del supermenrcato, ma se la prendete da un panificio o da un pasticcere è molto più buona (farla in casa è un lavoro un po' lungo, ma se si ha voglia...). Pennellare l'esterno con tuorlo d'uovo prima di mettere in forno per 15 minuti a 180° (poi dipende dal tipo di forno, ma la pasta deve gonfiare e diventare dorata come nella foto).
Si può anche preparare una salsina fredda frullando pomodori freschi con un pizzico di sale, peperoncino e prezzemolo per intingervi i gamberi una volta pronti.
Nel tempo ho provato alcune varianti, con la paprika, con una strisciolina di zucchina, pennellati di miele, ma quella "base" qui riportata per me resta la più gustosa e rapida.
Abbinamento consigliato con un vino sapido secco e di gradazione alcolica non eccessiva (vermentino, pigato, verdicchio base) oppure con il classico champagne che come i jeans sta bene con tutto.
Buon appetito.

6 aprile 2011

DR. WINE

Da pochi giorni è presente in rete la nuova rivista online di uno dei fondatori storici del Gambero Rosso, Daniele Cernilli.
La veste grafica è molto ben curata, sobriamente elegante e british. Non mi convince molto solo la "strisciata" di sughero in basso a destra, una foto di tappi random forse avrebbe avuto un impatto meno ordinario.
Carina la caricatura del Direttore che "smitizza" la sua immagine e la fama un po' "burbera".
I vari argomenti/menu sono ben visibili, la consultazione e la lettura agevole, anche per il numero di battute mai eccessive.
L'ho letto praticamente tutto e dal mio "basso" non mi permetto nessuna critica sulle scelte dei vini recensiti in Freewheelin', anche se onestamente alcuni nomi e abbinamenti mi risultano un po' deja vu, "istituzionali".
Molto piacevoli e golose sia la ricetta che la parte dedicata ai locali.
Complimenti a vinogodi e vignadelmar, pseudonimi di persone che conosco personalmente e so essere appassionati bevitori.
Ne il Racconto mi aspettavo un vero e proprio racconto di fantasia o di aneddottica meno specifica, ma poi ho trovato davvero molto interessante l'incontro e la testimonianza storica di Biondi-Santi, uno dei grandissimi del vino italiano. Massimo rispetto.
Da It's only rock and wine (a me suona meglio di wine and rock) avrei preferito invece qualcosa di molto più "musicale" ed assonante, oltre alla mera citazione di un disco/gruppo seppure cult e poco noto come i Fear Itself.
Good luck, Dr. Wine.