23 gennaio 2011

L'ASSOLUTO NON ESISTE

Qual è il miglior film di tutti i tempi? Il disco? Il quadro? Il libro? Il vino?
Ognuno di noi potrà spremersi, trovare anche una risposta dopo ripensamenti e sfoltiture di nomi.
Seguendo e considerando il maggior numero di parametri si può
anche esercitare una critica personale obbiettiva -seppur soggettiva- e riuscire a raggiungere un'apprezzabile sintesi e un "risultato" che ci convince.
Ma molto probabilmente il nome definitivo scelto avrebbe potuto avere una collocazione più realistica e consona se relativizzato in una categoria specifica del relativo settore (film comico, film drammatico, film d'avventura.. ecc).

Fatta questa premessa e tornando al vino, come ho già detto in altre parti del blog, sono contrario all'uso dei punteggi su scala centesimale (la scala "Parker" dal suo inventore Robert P., ovvero uno dei più importanti opinion maker sul mondo del vino). Trovo che in essa vi sia più approssimazione che presunzione, per voler stilare una scala di valori si presunta oggettività tra tutti i vini del pianeta, siano essi bianchi, rossi, frizzanti, giovani o vecchi.
Per me è fondamentale ricevere dalla critica specializzata una traccia, un parere qualitativo, ma attraverso impressioni ed opinioni articolate e non con la precisione algebrica di una scala che arriva fino a 100.
Ma sono di parte, tifo sempre per la prosa rispetto ai freddi numeri.




16 gennaio 2011

LIQUIDREAMS #1

Piccoli sogni da ricordare.

E' estate, la luce del sole si specchia sull'asfalto che scorre come una sobria cucitura grigia in mezzo alle collline.
Ovunque ci guardano piene le ordinate miniere di legno vivo, sui cui rami grappoli di pepite hanno maturato quasi il massimo della loro doratura splendente. Ci lasciamo prendere dalla danza dei profumi giovani, i cui nervi desiderano frementi di ballare col nostro palato. La musica sale di intensità, il volume è alto, da festa.
Raggi di fiori, cesti di frutta, donne sorridenti, un panificio che sforna, quel collage di voci straniere con l'accento che fa venire fame di tutto. Sensazione di euforica ed effimera gioia.
Champagne di Paul Dethune.


Di colpo la luce si fa scura, siamo appena scesi in un giardino autunnale, le guance sentono il freddo intorno, l'aria che entra in noi sembra mischiata ad acqua e terra. Ci viene incontro un signore di pelle e capelli chiari, ma buio come un'ombra, non sorride, ci squadra. Chiediamo se ha voglia di raccontarci un po' della sua storia e allora lui rende semplice la leggenda versandoci da bere. Si racconta -e sembra proprio vero- che sappia imprigionare i frutti tenendoli vivi e freschi e di quanto sappia ipnotizzare per lunghi anni tutte le rose delle donne del paese. Quando ha finito, la sua voce ci è entrata nella mente per restarci per sempre, parole essenziali e dirette, accompagnate dai fermi gesti del suo corpo imponente.
Barbaresco di Bruno Giacosa.

2 gennaio 2011

GLI ANNI '10

Sembra un vecchio libro di storia sentir parlare degli anni '10.
Invece iniziano adesso, in un nuovo secolo e millennio.
Darei per scontato il rito degli auguri e dei propositi, tanto sono sempre quelli i desideri: la salute, la serenità, un po' di soldi per bere e mangiare bene.
Invece, non darei per scontata la speranza che l'essere umano riesca ad uscire da questo sistema legato alla finanza per sopravvivere al circolo vizioso stesso e alle speculazioni per il plusvivere di pochi. Vale chiaramente come utopia per il macrocosmo, ma credo che ognuno di noi nel proprio piccolo possa contribuire, fissando e rispettando piccole regole etiche, di consumo e comportamento. A volte basterebbe solo pensare con più raziocinio alle proprie azioni per poter dare maggior impegno a quelle utili a noi stessi o agli altri, evitando le inutili distrazioni di tempo che sollecitano la nostra attenzione dall'esterno.

Buon 2011 a tutti.