30 ottobre 2007

PUNTEGGI DI VISTA

In questo blog capita difficilmente, ma molto più spesso su riviste specializzate, forum o guide, vengono assegnati punteggi ai vino degustati. Non parlo della premiazione di guide come il Gambero Rosso, dove la scala di valutazione è quella da 1 a 3 bicchieri, o la guida Veronelli che parte da 1 Grappolo per arrivare a 5.
Mi riferisco alla valutazione in centesimi, quella lanciata decenni fa dal critico statunitense Robert Parker, il più noto guru e amplificatore mediatico del nostro magico liquido.
Se il signor Parker valuta un vino sopra ai 95/100, state certi che quell’annata subirà immediatamente un’impennata di valore economico e addirittura, e qui lo trovo molto ingiusto e scorretto, persino le annate successive saranno facilmente aumentate di prezzo, magari già dalla fonte.
I casi in Italia e Francia si sprecano, un po’ come il premio di Miglior Vino del Mondo conferito dal mensile USA Wine Spectator’s. Ricordiamo il Solaia 1997, Ornellaia 1998, vini che ho bevuto, molto buoni, ma nonostante ciò difficilmente li metto tra i miei memorabili assoluti.
Si deve anche considerare che Parker ha come metro di giudizio i grandi vini bordolesi, percui vengono spesso iper valutate bottiglie che hanno appunto quei vitigni al loro interno. E ad esempio, viene da sempre penalizzato il pinot noir e la Borgogna.
Per quanto riguarda il piccolo di queste pagine virtuali, non ho la smania né la presunzione di dare punteggi assoluti. Quindi quando vi capita di trovarli nel mio blog, considerate sempre che sono relativi e riferiti a quella bottiglia e quella situazione specifica. Un’altra volta e un’altra bottiglia (magari anche con un altro abbinamento gastronomico), il punteggio potrebbe variare. Molto è relativo, insomma.
Senza voler far polemiche né permettermi di dare del furbo mercante a mister puntiParker, un solo consiglio: prendete i punteggi con le pinze, preferendo il vostro giudizio relativo ed empirico come termine di paragone. Sempre a meno che vogliate fare business trading con il vino. In questo caso, i punti di Parker e non solo, sono la mappa del tesoro economico ideale.