5 gennaio 2010

RACCONTAMI IL VINO

Parlare e raccontare il vino non è facile. Un conto è quando si è tra appassionati/iniziati/maniaci, non mancano appigli e modi di passare il tempo parlando.
Il punto cruciale è riuscire a trasferire, a far passare il perchè di questa passione così viscerale a chi non ne è (ancora) rapito. Ricordo, nella discreta commedia "Sideways" il momento in cui Virginia Madsen-Maya spiega allo sfigatissimo Miles perchè è tanto innamorata del vino. A parte la bellezza dell'attrice, in quel dialogo, gli autori hanno centrato alcune sensazioni molto belle, rendendo chiari alcuni sintomi della vinomania. A parte tutte le considerazioni anche poetiche, la frase che riporto all'attenzione è quella che dice alla fine del suo outing: "..e poi, cazzo, il gusto, quanto è buono!".
Ecco, parlare di vino è bello, come una sfida con il pensiero per rendere visibili e gustabili attraverso metafore o paralleli, le sensazioni che il liquido provoca.
Nulla è esemplificativo quanto dare vita al rito della scelta, della stappatura e dell'ascolto del vino.
Intento di queste pagine è parlarne e scriverne perchè questo esercizio possa ricordare, nei momenti di totale sobrietà, quanto piacere abbiamo la fortuna di aver provato.

Nessun commento: