21 novembre 2011

LA MACCHINA DEL TEMPO

Tra i molti motivi per cui mi piace il vino, mi affascina la sua potenzialità di andare indietro nel tempo, negli anni. Quando una bottiglia è ben conservata e il vino contenuto sa invecchiare, è una specie di regalo speciale poter entrare in contatto con qualcosa di tangibile del tempo andato. Nessun altro alimento ha la capacità di far rivivere una stagione del passato, anche lontano, come se fosse un viaggio nel tempo. Inoltre -come noto- il vino evolve e spesso alcunie bottiglie aperte molti anni dopo l'imbottigliamento, riescono a dare emozioni anche maggiori rispetto a quando il vino è stato messo in commercio, è il bello dei vini da invecchiamento.
Così capita che, aprendo una bottiglia del 1990, il pensiero va all'anno in cui è stato fatto quel vino e nella bottiglia oltre all'uva fermentata ci sono i raggi del sole di quella primavera, la pioggia e tutto il resto, insieme ad un pezzetto delle persone che erano con noi in quell'anno e che magari non ci sono più.
Penso questo per ricordare un uomo che nel 1990 ci ha lasciati più soli, mentre bevo con la testa più che con la bocca un meraviglioso Chaeau Ferriere 1990, un bordeaux elegante come il mio caro amico.
La memoria che si accende con il vino è pura magia.

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