1 maggio 2011

SEX AND WINE (and rock'n'roll*)



Il titolo non c'entra col fare zum zum da ubriachi.
Anche se le disinibizioni van d'accordo con l'alcool.
Capita spesso di usare gli aggettivi femminile e maschile riferiti ad un vino, un vitigno o una tipologia intera.
E' ovviamente solo un modo per rendere a parole una sensazione olfattiva e del palato che si riferisce in buona parte ad alcuni stereotipi dei due sessi, ma anche ad una loro essenza, apparente o ipotizzata che sia.
Un vino "femminile" sarà facilmente quello che offre profumi floreali, delicati, esotici, fruttini dolci tutti molto stratificati e definiti nella pulizia; il suo tatto al palato sarà carezzevole, morbido, cremoso, con una piacevolezza immediata. Diversamente i vini "maschili" emanano sentori di radici, di erbe forti, di tabacco, pietra, spezie, frutto spiritato e la sensazione che si prova in bocca è quella di irruenza mista a durezza, perchè oltre alla presenza di più alcool c'è più tannino (sostanza contenuta nella buccia di un acino) contenuto in quel vitigno (e per la scelta di vinificazione).
Fino a qui sembra abbastanza banale, ma ci può essere una lettura più approfondita e forse più reale della superficie.
Un vino femminile non è soltanto un vino delicato poichè ci sono vini di struttura notevole che di esile hanno ben poco e sono invece tanto femminili da sembrare una Madre. Eppure nel timbro dei profumi e nella sostanza che accarezza il palato vi sono tratti assimilabili ad atout estetici e comportamentali più evidenti e presenti nelle donne.

Con un bel po' di generalizzazione sui vari vitigni e la loro "accostabilità sessuale", il simbolo della maschilità potrebbe essere il nebbiolo, i barolo soprattutto, mentre il pinot noir (quello di Borgogna meglio di ogni altro) si identifica maggiormente con la femminilità.
Sempre a stare in superfice, però, perchè ci sono persino dei barolo di grazia ed eleganza femminile e viceversa ho bevuto dei pinot noir nerboruti e diretti come un pugile.
Insomma, solo un giochino con le definizioni, come dire che Parigi è più femmina di Milano.
Può essere soltanto una facile chiave di decodificazione sensoriale, ma esistono di fatto tante eccezioni in bottiglia, che confermeranno anche la regola ma ne minano il valore assoluto.
Forse in un vino, più che nell'essere umano, maschile e femminile possono coesistere unendo forze e caratteristiche preminenti per raggiungere la perfezione enologica, cioè quei vini che hanno tanto di tutto e che nessuna bevanda mai bevuta può superarne il piacere. Qualche volta capita, mi è capitato, di trovare nel bicchiere qualcosa di perfetto, a prescindere da critica specializzata, classifiche di tipologia e punteggismi in centesimi. Sono state quelle bottiglie che hanno raggiunto un personale giudizio estremamente positivo grazie alle loro caratteristiche e virtù.
Non potrei dire, nemmeno con palate di generalizzazione, se fossero però vini maschi o femmine. Impossibile scindere e proporzionare razionalmente la loro "preminenza sessuale" senza rompere l'equilibrio stesso del vino, il suo valore.
Basta qui.
Se si vuole leggere la speranza utopistica di una miglior convivenza anche tra esseri umani di sesso opposto o riferimenti a cose e persone realmente esistenti, non sono volute.
Perchè nelle persone e nella vita, diversamente dalla vite, ci sono tanti distinguo e forse meno coerenza; da un po' di tempo c'è anche meno natura.

* "and rock'n'roll" c'entra soltanto perchè ho scritto il post ascoltando una raccolta dei Creedence Clearwater Revival in sottofondo. Magari è "musica da maschi"; importa niente, non toccatemi i CCR.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie molto per scrivere questo, è stato incredibilmente informativo e mi ha detto una tonnellata

Anonimo ha detto...

Pensavo che i rossi fossero i vini maschi e i bianchi quelli femmina ma forse sono solo i miei gusti
ciao
Marika

Anonimo ha detto...

Sassicaia è maschio o femmina?
Per me è femmina da giovane e maschio da vecchio.

Andrea (l'oste) ha detto...

Col post intendevo proprio dire che è difficile definire "il sesso" di un vino generalizzando. Infatti a volte lo stesso vino dello stesso produttore, può risultare più delicato o viceversa per molti motivi (annata, temperature alte, pioggia, cambio di stile aziendale, rese...).